martedì 30 agosto 2011

La quiete prima della tempesta

Dopo giorni e giorni di pioggia ecco l'ultimo singhiozzo d'estate.



Ma e' un'illusione.
Domani arriva il tifone n.12.
Perche' qua in Giappone nessuno chiama i tifoni Irene o Catrina.
Il primo e' il n.1, quello dopo sara' il n.2 e cosi' via.
Cosi' nessuna donna verra' paragonata ad una calamita' naturale. Molto democratico.

 

Vedro' se e' la volta buona che le mie pianticelle volino via per sempre assieme ai miei sogni di zuppe ed insalate.

venerdì 26 agosto 2011

Bigia Tokyo

L'acqua sta lavando tutto, macchine, bambini, gatti, ombrelli, strade.
Oggi Tokyo e' piu' grigia del grigio.
Sono i giorni che preferisco.
Il pensiero poi corre all'orto, la mia collina drenante anti diluvio reggera'?

...lo spero





martedì 23 agosto 2011

Fresco...

Il post di Vita a impatto 1 sull'aria condizionata mi ha fatto venire in mente un'altra ideona nipponica per il risparmio energetico, che avevo letto su di una rivista in sala d'attesa del dentista (un classico!).

Prendete delle bottiglie di plastica, riempitele di acqua e congelatele.
Dopo di che posizionatele innanzi al ventilatore ed il gioco e' fatto.



Per migliorarne le prestazioni sarebbe meglio tenerlo ad altezza viso (pero' non per forza a 5 millimetri dal naso!), poiche' l'aria fredda e' pesante e tende quindi ad andare verso il basso.
Certo non aspettatevi il polo sud nella vostra stanza. Per equiparare un condizionatore ci vorrebbero 10kg di ghiaccio ogni 12 metri quadrati.
Pero' il suo porco lavoro lo fa.

I bastian contrari diranno: ma l'elettricita' di ventilatore e freezer?
Beh, se non si vuole usare l'elettricita' nemmeno del ventilatore allora prendetevi un pavone che rincorso dal cane di casa vi sventolera' ben bene (ma dovrete sfamarlo e curarlo quando il cane riuscira' ad addentarlo... tutto ha un costo)
Per cio' che riguarda il freezer, praticamente tutte le famiglie lo hanno sempre acceso 24 ore al giorno, in piu' il freezer (a differenza del frigo) piu' e' pieno e meno elettricita' consuma, perche' gli oggetti si tengono congelati l'un con l'altro.

lunedì 22 agosto 2011

Lacrime di melanzana

Continua a piovere a Tokyo.
Le melanzane del vicino sembrano gradire, sono pronte per essere grigliate.
Ma i miei embrioni di carote e cipolle saranno daccordo?
Affogheranno nella pioggia come solitari avventori di pub fanno in pinte generose?

sabato 20 agosto 2011

La sete dei fiori




Le zone portuali di Tokyo erano zuppe di pioggia l'altra mattina. Scaricatori, pescatori, trasportatori erano neri, ma i pochi fiori vedevano rosa.

venerdì 19 agosto 2011

Sotto il fresco di un Goya

Sopo l'emergenza nucleare che ha portato a spegnere piu' o meno volontariamente numerosi reattori nipponici (questa settimana e' stato riaperto quello di Sapporo, il primo dopo l'11marzo), il Paese del Sol Levante ha capito che per ridurre i reattori senza finire in black out sarebbe stato necessario risparmiare energia.

Il Governo ha invitato tutti a ridurre del 15% i consumi.
C'e' da dire che nessuno ha protestato o e' fuggito all'estero o finito nel panico.
Sono sbocciati siti, libri, riviste, programmi tv che spiegano, invitano, consigliano il "setsuden" (節電) ovvero il risparmio di energia.

Mille consigli, dei quali alcuni assurdi, ma molti geniali e non pochi sono facilmente applicapili.

Uno di questi e' risparmiare energia elettrica piantando un goya.


Goya al supermercato. Costano dagli 80 ai 180yen l'uno e dentro ci trovi pure una ventina di semi per farti la tua giungla personale.


Il goya e' una pianta cucurbitacea (qua in Giappone e' tipica di Okinawa) il cui frutto amaro e' eccezionale come gusto, valori nutrizionali e vitalita' della pianta.
Si arrampica ovunque e cresce ovunque.
Certo piu' acqua e sole ha meglio e', ma non fa tante storie, finche' ha di che aggrapparsi.
Odia srtisciare a terra... avra' la sua dignita'.
Comunque sia, il goya  e' una pianta nonche' verdura strepitosa.

Sta di fatto che uno dei consigli e' piantarlo innanzi ad una finestra particolarmente esposta al sole.
Il goya, cresce velocemente ed ama i raggi solari di cui si cibera' avidamente, privando la finestra del calore assassino dell'estate.
Questo rendera' l'aria condizionata (piu' che "amata da" direi amante di ogni giapponese) meno necessaria con conseguente riduzione dei consumi.

Una tenda naturale che fa verde e fresca la veranda nipponica.
Esempio di tenda/goya.

Un goya nascosto tra le sue foglie.

Fiore di goya.

Altro esempio di tenda/goya egregiamente riuscita.

venerdì 12 agosto 2011

Incontri ravvicinati

Innaffiando la sera, dal bosco circostante si sentono i suoni della natura, dietro ai quali si nascondono tassi, topini, lucertole ma soprattutto insetti.
Qualcuno, sorpreso dalla venuta improvvisa dei giganteschi umani, non trova altro che ripararsi nell'ombra di una foglia di pomodoro... sempre osservando i movimenti del nemico.


mercoledì 10 agosto 2011

Dead Space

In Giappone, soprattutto a Tokyo, c'e' l'esigenza di usare tutti gli spazi a causa della densita' di popolazioni che nella metropoli per eccellenza raggiunge livelli preoccupanti.
I giapponesi sono maniaci dell'utilizzo dei Dead Space (termine che usano per indicare gli angoli della casa non utilizzati a dovere) e questo avviene anche per gli esterni.
Guardate un mio vicino che meraviglia di vite che ha... sul parcheggio!



La macchina sta al fresco e lui si gode i grappoli. Rigorosamente sbucciando ogni singolo acino, da buon nipponico qual'e'.

martedì 9 agosto 2011

Lavori in corso



Ecco l'inizio della costruzione del cumulo che formera' l'orticello sinergico.
Un lavoraccio!

Non so nemmeno io quante palate...

venerdì 5 agosto 2011

I frutti della pioggia






In questi giorni ogni notte fa un acquazzone in quel di Tokyo.
...e l'acqua da' i suoi frutti.

giovedì 4 agosto 2011

mercoledì 3 agosto 2011

Ogni cosa ha un principio



Ecco da cosa sono partito.
Un fazzoletto di terra, niente piu'.
Ma intorno c'e' la natura, che piu' verde non si puo'.

lunedì 1 agosto 2011

Zappare a Tokyo.

Sembrera' incredibile a molti, ma a Tokyo c'e' molta piu' agricoltura di quel che si pensi.
Basta fare 20 minuti di metro da Shinjuku (uno dei centri di Tokyo) e vedi piccole campagne e frutteti tra le case, e facendo altri 15 minuti iniziano anche le risaie (che pretendono piu' spazio ed impianti di irrigazione non fattibili facilmente tra i palazzi).
Io son fortunato ed innanzi a casa mia c'e' del terreno ottimo.

Fino agli atri anni vi facevo cose classiche con sistemi classici. Pomodori, zucchine ecc...
Quest'anno mi sono imbattuto nelle idee di Masanobu Fukuoka. La sua agricoltura del "無"(mu), del "non fare", al limite tra l'utopia e la filosofia del benessere. Ha il suo perche' sebbene sia non facile da inculcare al mondo, e non facile da fare per chi non ha conoscenze agronomiche.

Studiando Fukuoka, sono giunto alla permacoltura ed infine all'agricoltura sinergica teorizzata da Emilia Hazelip. Non e' stato facile raccogliere materiale, ma ho fatto il possibile per capire come funziona.

Ho cercato di capire il da farsi adattandolo alla terra ed al (poco) spazio a disposizione.
Ho appena iniziato.
Vediamo un po' quel che ne nascera'.